In greco antico diaballo significa separare e da qui deriva il termine diavolo. E’ bellissimo vedere come quello che ci hanno detto essere il “male”, il “cattivo” esterno a noi e’ in realta’ tutto frutto della nostra separazione.
Siamo separati dall’altro perche’ estraneo, infetto, ignorante, ottuso; separate le coppie e le famiglie perche’ abbiamo opinioni diverse. Siamo separati dal nostro sentire e incatenati alla paura di morire, disposti ad iniettare dubbi sieri nel corpo dei figli accettandone la castrazione emotiva, fisica e mentale.
Saimo separati dal nostro corpo che e’ il luogo del sapere, come se avessimo un corpo e non fossimo anche un corpo, come se il corpo fosse sede della malattia e del pericolo eventuale e non sede della vita.
Separate sono le parti del nostro io tanto quanto siamo separati da Dio. E ci immaginiamo un vecchio con la barba nell’alto dei cieli e non SENTIAMO che e’ più vicino a noi delle nostre mani, che Dio e’ in noi, nella stessa essenza della vita che siamo!
Nel nostro miracoloso corpo e’ Dio, nell’altro e’ Dio. E’ dio nell’ape ed e’ dio nella terra e anche nella guerra si c’e’ Dio perche’ e’ un passaggio necessario verso l’evoluzione del mondo.
La compassione unisce tutto. Compassione significa percepire le emozioni altrui, sentirne la sofferenza, entrare in comunione. E’ un amore incondizionato che non chiede nulla in cambio. L’intelligenza e la volonta’ non sono nulla senza l’amore.
La compassione non conosce separazione, sono gli occhi di una madre che guarda i propri figli incasinati.
Una carezza che ti fai nel viso sentendo le tue infinite contraddizioni. Un bacio che dai a un parente che ha un opionione opposta alla tua. Una preghiera che mandi a chi dona fumo e morte.
La compassione e’ il dono che e’ stato dato alle donne e alle madri nel profondo della loro essenza, dobbiamo riscoprirla e nutrirla urgentemente affinche’ possiamo insegnarla ai nostri compagni e ai nostri figli maschi.
Cerchiamo l’unione e come dei re e regine giuste guideremo questo embrione di mondo nuovo.