Il Leone chiede alla Sacerdotessa di Aprire.
” Non vuoi vedere dalle finestre che la rigidità ti spezza?”
Curva e’ la sacerdotessa, piegata su se’ stessa, passi corti, sguardo basso.
E’ l’estasi dell’immobilita’ , la resa suprema,
costretta al profumo dei fiori selvatici,
chiamata alla leggerezza delle foglie che danzano nude al fischio del vento.
Oh vita che stai davanti alla finestra chiusa, apriti perche’ un’ anima antica sente il peso di mille morti.
Un’altra luna piena di sangue esplode tra le gambe ed e’ un’altra morte.
Ruggisce la sacerdotessa e si abbandona in groppa al leone dal cuore puro e le zampe forti.
Insieme sono Uno. Uno e sono Tutto. Tutto e sono Niente.
E nel Niente l’Eternita’.
E Lento il respiro, morbido il corpo, dolce il canto.
E’ la resa suprema all’estasi dei fiori selvatici.
RISPONDI ALLA TUA CHIAMATA!
Io sono stata chiamata a gran voce dagli Antenati e ho risposto mettendomi al servizio. Rispondere alla chiamata dell’anima, qualunque essa sia, significa mettersi al servizio del bene più grande, significa trascendere ciò che credi di essere e ricordarti davvero chi sei.
É una strada di devozione, presenza e meraviglia che ti accompagna verso l’apertura del cuore e la manifestazione della tua missione in questa vita.